I commenti rilasciati da FSC International sono relativi ai seguenti aspetti:

  • INT-PRO-30-006_01 sulla Rete delle Aree di Conservazione (Paragrafo 3.1, pag.12 FSC-PRO-30-006 V1-0);
  • INT-PRO-30-006_02 sulle pratiche di gestione relative al mantenimento/miglioramento del servizio ecosistemico carbonio (Modulo 7, pag.21-23, FSC-GUI-30-006 V1-0);
  • INT-PRO-30-006_03 sulla valutazione dei servizi ecosistemici (Paragrafo 5.4, pag.14 FSC-STD-20-007).

Il documento con le interpretazioni, in lingua inglese, è disponibile per la consultazione e il download a questo indirizzo.

Di seguito vengono riportati i riferimenti citati, tradotti in italiano.

  • INT-PRO-30-006_01 (Clausola 3.1, pag.12 FSC-PRO-30-006 V1-0).
    La Clausola 3.1 stabilisce che:

    “La rete delle aree di conservazione e delle aree al di fuori dell’unità di gestione:

    - 3.1.1 Rappresentano l’insieme dei valori ambientali presenti nell’unità di gestione;
    - 3.1.2 Hanno una dimensione sufficiente o una connettività funzionale per supportare i processi naturali;
    - 3.1.3 Contengono l’insieme degli habitat presenti per le specie focali e per le specie rare o minacciate; e
    - 3.1.4 Hanno una dimensione sufficiente o una connettività funzionale ad altre tipologie di habitat adatte a sostenere una popolazione vitale di specie focali, incluse le specie rare e minacciate presenti nella regione".

    Come viene interpretato il requisito, ‘al di fuori’ dell’unità di gestione? Ha senso chiedere all’Organizzazione certificata di soddisfare tale requisito al di fuori della propria unità di gestione?

    Quando un’Organizzazione vuole dimostrare l’impatto positivo SE1.3 Mantenimento di una rete di aree di conservazione ecologicamente sufficiente, deve dimostrare che l’area di conservazione soddisfi i requisiti 3.1.1-3.1.4. La scala è importante per i processi naturali e la conservazione della biodiversità.

    Pertanto, l’Organizzazione ha due opzioni:

    1- La rete delle aree di conservazione all’interno della propria unità di gestione è sufficiente a rispondere ai paragrafi 3.1.1-3.1.4; oppure
    2- L’Organizzazione collega la rete delle aree di conservazione all’interno della propria unità di gestione con le aree di conservazione limitrofe, gestite da altri; e come risultato di tale connessione è in grado di dimostrare gli impatti positivi richiesti ai paragrafi 3.1.1-3.1.4.

  • INT-PRO-30-006_03 sulla valutazione dei servizi ecosistemici (Paragrafo 5.4, pag.14 FSC-STD-20-007).

    I servizi ecosistemici possono essere valutati attraverso audit documentale?

    La valutazione della procedura FSC sui servizi ecosistemici segue i requisiti elencati nello standard FSC-STD-20-007, pertanto una visita in campo è parte integrante della valutazione degli impatti sui servizi ecosistemici (confronta paragrafo 5.4, pag.14 FSC-STD-20-007).

    In specifiche circostanze, l’Ente di Certificazione può decidere di valutare i servizi ecositemici da remoto, attraverso un audit documentale. Queste circostanze specifiche sono:

    1- Se una valutazione in campo non porta a nuove informazioni (perché lo stato del servizio ecosistemico e l’implementazione delle attività di gestione che hanno contribuito all’impatto non possono essere controllate sul campo) E/O
    2- L’auditor conosce già la realtà forestale molto bene, e tutti gli aspetti relativi ai servizi ecosistemici per cui si va a verificare/validare l’impatto positivo sono già stati osservati durante il precedente audit sul campo;
    3- L’Organizzazione ha ottenuto una deroga da FSC IC per una verifica di tipo documentale.

    Le verifiche documentali sui servizi ecosistemici devono includere interviste con il personale coinvolto ed i portatori d’interesse, immagini satellitari, visite virtuali in foresta e/o le migliori informazioni disponibili.