
Ci avete mai pensato? L'aria che respiriamo, l'acqua che beviamo e il cibo che mangiamo sono in qualche modo legati alla biodiversità terrestre. Prendiamo alcuni esempi ovvi: senza le piante non ci sarebbe ossigeno e senza api non ci sarebbero i frutti.Tutti sappiamo che le foreste svolgono un ruolo fondamentale nella crisi climatica, immagazzinando carbonio che altrimenti verrebbe rilasciato nell’atmosfera; ciò che spesso dimentichiamo è che anche gli animali selvatici hanno un ruolo cruciale.
Prendiamo ad esempio il ruolo di elefanti, tucani, tartarughe o dell’atele peruviano (Ateles chamek): molte specie di alberi nelle foreste pluviali tropicali si affidano a questi frugivori per disperdere i loro semi, aumentando le aree popolate da una stessa specie e diminuendo la competizione con altre tipologie di piante. Ci sono poi i grandi erbivori, come i rinoceronti, che mangiando enormi quantità d’erba sottraggono materiale combustibile durante le stagioni più secche, limitando i danni degli incendi.
Gli animali selvatici svolgono poi un ruolo chiave nel migliorare la salute e la fertilità del suolo, migliorandone i nutrienti: letame e urina aiutano infatti a reintegrare il contenuto del suolo, arricchendolo di minerali. Specie come il bisonte europeo, poi, viaggiano per grandi distanze aiutando a mantenere importantissimi corridoi ecologici usati anche da altri animali.
[Ripristinare 350 milioni di ettari di foreste l'anno entro il 2030 potrebbe generare benefici per 170 mld di dollari l'anno]
Possiamo quindi dire che ecosistemi sani e con alti tassi di biodiversità aiutano a mantenere intatte le funzioni delle aree naturali, comprese le foreste, fornendo al contempo cibo, riparo, energia e medicinali a circa 350 milioni di persone che ancor oggi vivono all’interno o nelle vicinanze di questi spazi. Ma non solo: è comprovato ad esempio che alcuni anfibi sono importanti per la medicina moderna, e composti estratti dalle rane vengono utilizzati per il trattamento della depressione, di convulsioni, ictus e perdita di memoria. Non meno importanti, i benefici non materiali riconducibili al delicato equilibrio tra fauna selvatica e foreste, che vanno dall'arricchimento spirituale alle attività ricreative.
Foreste e fauna selvatica si trovano attualmente al centro delle molteplici crisi planetarie che stiamo affrontando - dal cambiamento climatico, alla perdita di biodiversità e agli impatti sanitari, sociali ed economici della pandemia COVID-19. Se non danneggiata, questa relazione produce un sistema sano ed equilibrato, che contribuisce a mantenere il nostro Pianeta sano.