Si è spento il 21 Aprile all’età di 88 anni Jorge Mario Bergoglio, il 266° successore di Pietro al soglio pontificio. Primo Papa gesuita, primo Pontefice proveniente dal continente americano e primo a scegliere il nome di Francesco — in onore del santo di Assisi, patrono dell’ecologia — il suo pontificato ha rappresentato una svolta non solo per la Chiesa, ma per tutta l’umanità, ponendo la crisi climatica al centro del dibattito, con parole e azioni che hanno ispirato credenti e non in ogni angolo del Pianeta.

Nel 2015, con l’enciclica Laudato si’, ha tracciato un solco profondo nella storia della Chiesa e del pensiero contemporaneo: un testo potente, profetico, rivolto “a ogni persona che abita questo pianeta”, in cui il Pontefice richiama l’umanità intera alla cura del Creato come dovere spirituale, morale e sociale, invitando a superare una visione antropocentrica e consumistica della realtà e promuovendo invece un modello di sviluppo sostenibile, rispettoso dei limiti del pianeta e capace di custodire la bellezza del Creato: “Non ci sono due crisi separate, una ambientale e un’altra sociale, bensì una sola e complessa crisi socio-ambientale” si legge nel testo.

Nel 2023 poi, con l’esortazione apostolica Laudate Deum, Francesco ha rilanciato con forza il suo appello a fronte dell’aggravarsi dell’emergenza climatica, ricordando alla comunità internazionale la necessità di azioni rapide e concrete, al di là di promesse e dichiarazioni formali.

Durante il suo pontificato, Papa Francesco ha inoltre partecipato attivamente ai dibattiti globali sul cambiamento climatico, sostenendo i lavori delle Conferenze delle Parti (COP), incontrando scienziati, attivisti e leader politici, e promuovendo il dialogo interreligioso per una giustizia ambientale condivisa. Il suo lascito resta vivo nelle parole dei suoi documenti, nelle scelte coraggiose compiute e nella sensibilità ecologica che ha saputo risvegliare anche nei cuori più lontani dalla fede. Il mondo piange una figura che ha unito spiritualità, scienza e responsabilità etica in un’unica grande visione di futuro.