
L’ERSAF è un Ente che svolge attività tecniche e promozionali per lo sviluppo dei settori agricolo, agroalimentare, forestale e rurale, e gestisce il patrimonio forestale regionale lombardo. Alla sede centrale di Milano fanno capo numerose sedi periferiche, di cui 6 direttamente coinvolte nella gestione dei boschi.
Costituita da 20 foreste dislocate in 6 province - dalla pianura lombarda in provincia di Mantova, alle Prealpi nelle province di Brescia, Bergamo, Lecco e Como, alle Alpi in provincia di Sondrio - l’area gestita dall’Ente copre complessivamente 23.337 ettari, di cui 16.594 boscati: un patrimonio estremamente ricco e caratterizzato dalla presenza di 6 riserve naturali, 3 parchi regionali e 16 aree interessate dalla Rete Natura 2000, 1 area wilderness e 1 riserva biogenetica.
I boschi sono equamente ripartiti in termini di estensione tra cedui e fustaie; la tipologia forestale più rappresentata è la faggeta, seguita dall’orno-ostrieto e dalla pineta di pino silvestre.
“Già nel 2001 era stato condotto uno studio di fattibilità per valutare quali settori e attività dell’Ente potessero essere certificati” ci spiega Guglini “Per la gestione forestale il traguardo è stato raggiunto nel 2009, quando abbiamo ottenuto la certificazione FSC: la certificazione è stata conseguita per migliorare ulteriormente la buona gestione già praticata, allineandola a standard internazionali. Grazie alla certificazione abbiamo anche migliorato la nostra organizzazione - prosegue - e acquisito un nuovo strumento per comunicare quanto stavamo facendo: è aumentato così il potere attrattivo esercitato dalle nostre foreste”.
Le foreste di ERSAF offrono infatti una serie di infrastrutture, tra cui spiccano quelle legate alla compagine turistico-ricreativa: una rete di 470 km di sentieri, 238 km di strade forestali; 80 fabbricati rurali utilizzati tra cui 5 rifugi, 4 bivacchi, 5 agriturismi, 6 centri visite e altri edifici destinati ad attività educative e ricreazionali. La superficie pascoliva ospita infine 32 alpeggi e 2 aziende agricole.
Per attuare una gestione partecipata delle foreste e dei territori limitrofi sono stati attivati 5 Contratti di Foresta, patti sottoscritti con 36 Comuni e oltre 100 tra associazioni e soggetti locali, attraverso i quali vengono promosse ed attuate azioni mirate allo sviluppo locale e unitario dell’area, con l’integrazione di politiche ambientali e territoriali. Da quindici anni è infine attivo il programma “Foreste da vivere”, un calendario di circa 90 iniziative tra eventi culturali, ricreativi e sportivi, con il quale si mira a promuovere e valorizzare le foreste demaniali regionali.
“Una gestione attiva e responsabile dei boschi è orientata alla polifunzionalità della risorsa e ai servizi ecosistemici. La vera sfida è la valorizzazione di una filiera corta: i quantitativi di legname venduti dai nostri boschi sono ancora minimi; ecco perché dobbiamo spingere affinché la certificazione non rimanga solo sulla carta, ma diventi anche uno strumento per diffondere maggiore consapevolezza sulla gestione del nostro territorio e sensibilizzare tutti gli attori della catena: la questione si sta lentamente muovendo, ma certamente è un processo lento”.